Nuova linfa per il futuro del Gargano e per i giovani del territorio

Un patto tra l’università di Bari e il Parco Nazionale del Gargano

— Il Parco chiama, l’Università di Bari risponde prontamente e professionalmente. Siglato ieri mattina, presso il rettorato dell’Ateneo ‘Aldo Moro’, per mano del magnifico rettore Corrado Petrocelli e del presidente Stefano Pecorella, un protocollo d’intesa tra le due Istituzioni che apre la strada a nuove e concrete chance di conservazione, valorizzazione e sviluppo del Gargano, dalla sua Area Protetta  e della Riserva Marina delle Isole Tremiti.

Alla cerimonia dell’apposizione delle firme formali erano presenti Prof. Angelo Tursi (Docente presso il Dipartimento di Biologia Animale ed Ambientale e Preside del Conisma), Prof. Canio Buonavoglia  (Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria), Prof. Uricchio Antonio Felice(Preside II Facoltà di Giurisprudenza di Taranto), Prof. Laviano Rocco (Docente presso il Dipartimento Geomineralogico), Prof. Vito Uricchio (Cnr).

In sintesi con questo protocollo le parti si impegnano a  collaborare nelle  attività di studio e di  continuo monitoraggio degli habitat e delle specie presenti nel territorio di riferimento dell’Ente Parco e della relativa Riserva   Naturale Marina “Isole Tremiti”,  anche ai fini dell’ individuazione di corrette e sempre migliori forme di  tutela  e gestione (giuridica, amministrativa, economica) delle aree protette, nonché  per eventuali azioni di ripopolamento e di restauro ambientale, idonei a realizzare un’integrazione tra uomo ed ambiente naturale, salvaguardando i valori antropologici, archeologici, storici ed architettonici dei siti e le relative attività  agro-silvo-pastorali e tradizionali.

Inoltre, Parco ed Università si impegnano a promuovere e  realizzare in collaborazione interventi di diffusione  della  conoscenza degli ambienti di riferimento dell’Ente Parco e delle loro peculiarità ed  eventi culturali volti al recupero e valorizzazione delle tradizioni  e del folclore locali, ma anche iniziative di educazione ambientale. Prioritari vengono ritenuti gli interventi di formazione continua e d’eccellenza, anche per promuovere nelle Amministrazioni Pubbliche una nuova cultura di “governo con il territorio“ piuttosto che del territorio, finalizzata  ad una individuazione condivisa nel sistema politico, economico, sociale e produttivo locale dei driver dello sviluppo sostenibile.

“Questo protocollo va a suggellare e rinsaldare un rapporto di collaborazione che fruttuosamente va avanti da diverso tempo – ha dichiarato Petrocelli-, come ad esempio, dimostra l’importante progetto della boa oceanografica che il prof. Tursi ha riposizionato nei pressi delle Isole Tremiti e che già sta fornendo importanti feed back scientifici, così come sono i numerosi seminari di studio sui lupi, gatti selvatici, cinghiali e sulla fauna in genere e sull’importante flora. Mi sono dimostrato subito disponibile ed entusiasta nell’accettare questa proposta di attiva e fattiva collaborazione avanzatami dal Presidente Pecorella, perché il Gargano è una terra meravigliosa che ha bisogno di strumenti di governance appropriati che certamente la nostra Università, attraverso le sue numerose di Facoltà, può fornire per dare risposte alle esigenze di chi vive e visita la Montagna del Sole.

Con questa intesa – ha concluso il Rettore – andiamo a colmare un gap comunicativo ed organizzativo che troppo spesso contraddistingue il rapporto tra il sapere delle Università ed il territorio, soprattutto per quel che concerne l’interfaccia con le Istituzioni.

Quella di oggi non rappresenta la tappa finale di un percorso, anzi, questo è solo il punto di partenza per garantire al Gargano ciò che, a ragion delle sue bellezze naturalistiche e ricchezze storico-culturali, merita di diritto. Con la proficua collaborazione con il Parco e con il suo Presidente, che ha idee molto chiare sulla rotta da seguire, tireremo fuori il meglio del Promontorio”.

“Questo patto con la storica ed autorevole Università di Bari ci riempie d’orgoglio e ci dà un’ulteriore iniezione di fiducia nel continuare su questo percorso rivoluzionario che il Parco ha intrapreso – ha commentato il Presidente Pecorella-. L’Università rappresenta un importante ‘amico’ per passare alla cosiddetta ‘fase 2’, ossia avere un approccio alle problematicità sempre più concreto e rapido; con le singole Facoltà agiremo sulla gestione del territorio e sul suo sviluppo economico sostenibile e duraturo. Lo faremo con un approccio nuovo: con consapevolezza e con un valido supporto tecnico, al fine di realizzare interventi utili ed immediati. Basta con gli sprechi di studi di fattibilità inutili e pseudo ricerche che non hanno prodotto alcun risultato. La stringente crisi non ci permette di cincischiare oltremodo – ha sottolineato il Presidente-. Dobbiamo dare risposte celeri e concrete ai cittadini. Altresì, dando maggior valore al territorio a nessun verrà più l’idea di venirlo a mercificare e speculare (vedasi questione trivellazioni).

Questo accordo tra Parco ed Università è sinergico e servirà anche a ricercare le migliori fonti di finanziamento per dare opportunità di sviluppo ed occupazionali. Ultimo, ma certamente non ultimo, i nostri ragazzi costretti ad emigrare lontano da casa per costruirsi un futuro, potranno avere l’opportunità di investire le loro conoscenze tecnico-scientifiche sul proprio territorio. Un aspetto che raddoppia il significato di questa intesa”. Il patto tra Università di Bari e Parco Naz. del Gargano è stato ratificato simbolicamente dal sigillo (medaglia di onorificenza) dell’Ateneo che il Magnifico Rettore Petrocelli ha conferito al Presidente Pecorella.

Mercoledì 19 settembre 2012, ore 14.10

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