Incanto di luna, sabato 30 al Monte Castellana a San Giovanni Rotondo

Escursione serale con luminosità della Luna al 91%

— Due appuntamenti con la Guida Pietro Caforio con “Incanto di luna”; uno sabato 30 marzo con l’escursione serale con luminosità della Luna al 91% a Monte Castellana (San Giovanni Rotondo) e l’altro lunedì 1 aprile con “La costa dei trabucchi e delle torri costiere”.

Il primo prevede un itinerario che attraversa un ambiente dapprima boscoso e poi aperto, destinato a pascolo, con diffusa presenza di doline invase da Felci. Sul crinale si procede fra pascoli ricoperti da una rada e stentata copertura di Roverella in forma arbustiva. A sud ampio panorama sugli ultimi contrafforti del promontorio che degradano verso il Tavoliere, con il suo tipico paesaggio agrario caratterizzato da appezzamenti di forma geometrica e di colore differente a seconda della coltura in atto. In alcune doline rinvenibili lungo il percorso è interessante notare la presenza del Pioppo tremulo, pianta che indica un microambiente più umido. Nelle giornate più limpide si possono scorgere all’orizzonte le Isole Tremiti. Più avanti, lungo l’itinerario, è possibile osservare dall’alto il Pantano di Sant’Egidio, alveo di un lago prosciugato fin dal secolo scorso : esso è l’unico esempio di bacino carsico rinvenibile nel Gargano. Sullo sfondo è visibile l’abitato di Monte Sant’Angelo.

Il programma prevede alle 16,45 il ritrovo dei partecipanti presso il Convento delle Clarisse a San Giovanni Rotondo (Via Valle Scura); alle 17 l’ escursione – percorso Convento delle Clarisse / Valle Scura / Coppa l’Arena / Monte Castellana / Convento delle Clarisse e alle 19.30 (In)canto di Luna. Alle 22.30 la partenza per il rientro a casa.

Il secondo appuntamento mira alla valorizzazione di alcuni elementi tipici dell’affascinante costa Garganica : i Trabucchi, le Torri di avvistamento, i costoni rocciosi, le grotte marine e le baie , la vegetazione ricca di Macchia Mediterranea, integrata da Euforbie e Pini d’ Aleppo.

Per decisione del Vicerè di Napoli, don Pietro di Toledo, lungo le coste dell’ Italia Meridionale, a difesa del territorio, furono edificate una serie di piccole fortificazioni e torri di avvistamento. I siti venivano individuati in base al frastagliamento della linea di costa, alla distanza tra le torri, alla reciproca visibilità ed alla possibilità di comunicazione: a vista, acusticamente o con messaggeri a cavallo. La presenza di un tale sistema diventava utile soprattutto per prevenire e contrastare le scorribande dei Saraceni. Nel tratto di costa, molto frastagliato, compreso tra Vieste e Peschici a causa della limitata visibilità le torri si infittiscono ed abbiamo Torre del Porticello (1568), Torre di Sfinale (1573), Torre Usmai (1576) e Torre di Calalunga (1568). Questo tratto di costa è caratterizzato anche dalla presenza dei TRABUCCHI, poderose macchine da pesca protese sul mare. Secondo alcuni storici locali si pensa che l’ origine di questi antichi strumenti di lavoro risalirebbe al tempo dei Fenici. Questo importante sistema di pesca, ancora in uso sul nostro territorio, venne realizzato in zone dove il mare presentava una profondità di almeno cinque metri, un fondale sabbioso, orientato in direzione sud-est o nord-ovest ed in corrispondenza della confluenza di correnti marine, zone notoriamente ricche di pesci. Grazie all’ impegno dell’ “Associazione Trabucchi del Gargano” e del Parco Nazionale del Gargano ai Trabucchi è stato riconosciuto lo status di “tesori e beni dell’ area costiera”.

Il programma prevede alle 9.30 il ritrovo dei partecipanti presso la periferia di Peschici (incrocio tra Via Cimitero e Strada Litoranea per Vieste); alle 9.45 l’escursione – percorso : Peschici / Punta San Nicola / Punta Manaccora / Torre di Calalunga / Punta Usmai / Torre di Calalunga / Punta Manaccora / Punta San Nicola / Peschici; alle 13 il pranzo al sacco (ogni partecipante provvede in proprio) e alle 16.30 la partenza per il rientro a casa.

Per partecipare è necessaria la prenotazione entro le 24 ore precedenti la data dell’escursione; abbigliamento comodo ed idoneo alla stagione in corso. Indispensabili sempre pantaloni lunghi (no jeans), camicia a maniche lunghe (no colori sgargianti), scarpe e calze da trekking, zaino 20/30 litri (per escursioni di un giorno), busta per i propri rifiuti (il nostro passaggio nella natura deve avvenire senza lasciare tracce : impegniamoci a ridurre al minimo l’impatto ambientale del trekking), binocolo, macchina fotografica, bastoncini telescopici o bastone, occhiali da sole, crema solare, cappellino;  in caso di avverse condizioni meteo l’escursione sarà annullata oppure trasferita ad altra data, in tal caso  al/ai partecipanti ne sarà data comunicazione;

Per contattare la Guida : pietrocaforio@alice.it

Articolo pubblicato lunedì 25 marzo 2013 alle ore 19.54

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