Gentile Padre,
Cara Giada,la tua voglia di comunicare e di reagire alla situazione stagnante della tua famiglia è un buon segno. Dopo aver fatto l’esperienza che racconti, è normale provare un fondo di paura costante. Puoi superarla se credi in te e nelle vittorie già ottenute. Lì dove c’è depressione il clima è sempre pesante e asfissiante. Se puoi, prendi aria altrove. Cerca qualcuno con cui parlare di te, così come hai fatto liberamente con me. Cerca un sacerdote con cui confrontarti. Se puoi impegna il tuo tempo in un’attività che ti porti a contatto con altre persone e situazioni. Affida la tua vita nelle mani del Signore, perchè Lui ti liberi da ogni paura, così da renderti sempre più capace di amare. Io prego per te.
sono una ragazza di 25 anni,soffro terribilmente in silenzio a causa della mia situazione…ho un padre assente e una madrea depressa che non sò più come trattare, e ogni giorno devo combattere con il mostro che mi assilla continuamente: la solitudine… Anni fa ho sofferto di anoressia e bulimia,una terribile malattia, che mi ha distrutto l’anima…i miei genitori sono entrati a conoscenza della mia malattia, ma non mi hanno mai capita fino in fondo.
Le persone che soffrono di questi distrurbi alimentare vanno comprese e amate in modo profondo…la mia famiglia ha sempre preso tutto molto alla leggera, dato che sono “guarita” …ma io in silenzio soffro comunque tutti i giorni…non si guarisce mai da questo incubo…mi sono sottoposta ad anni di psicoterapia…ho assunto anche dei farmaci…tutto questo mi ha aiutata…ma io mi sento ancora chiusa in una gabbia…non riesco a liberarmi…esternamente sembro una ragazza felice…ho un lavoro, un compagno, sono socievole, gentile…non mi manca nulla…è quello che dicono sempre i miei genitori…ma io sto terribilmente male…sento di non avere una guida…i miei genitori con le loro incomprensioni e i loro continui problemi, inconsapevolmente,mi hanno trasmesso una concezione di vita e amore totalmente sbagliata, la mia casa è sempre stato un covo di pensieri negativi, in oltre ,una mia cara zia ( che abita sotto al mio stesso tetto)si è ammalata di cancro,ma, fortunatamente, grazie alla prevenzione è guarita, nonostante ciò in casa non si parla d’altro…se provo a distrarmi, spostare i miei discorsi ad altro, vengo insultata e considerata superficiale…non posso vivere la mia giovinezza con libertà e spensieratezza…fortunatamente ho un compagno che mi ama…ma la mia casa è una prigione…e se provo a parlarne vengo incompresa…io sono la loro figlia..ma non trovo la loro comprensione…caro padre, mi scusi per lo sfogo, le chiedo gentilmente di pregare per la mia famiglia e per me…affinchè io possa trovare la pace con me stessa e la malattia che ho avuto lasci dietro di me un’ ombra meno scura….grazie tante padre…
Giada
don Salvo