Le vie della fede – da San Marco in Lamis a San Giovanni Rotondo

Martedì 1° novembre l’escursione con la guida Pietro Caforio alla scoperta di un territorio ricco di bellezze naturalistiche

Venerdì 21 ottobre 2011, ore 10.49

- “Le vie della fede” – da San Marco in Lamis a San Giovanni Rotondo” è il titolo dell’escursione organizzata dalla guida Pietro Caforio in programma martedì 1° novembre 2011.

Alle 8.30 il ritrovo dei partecipanti nel  piazzale del Convento San Matteo ( San Marco in Lamis); alle 8.45 l’inizio del trekking; alle 15.30 la partenza per il rientro a casa. Il percorso è lungo 16 chilometri; è consigliato un equipaggiamento “a cipolla” idoneo alla stagione in corso, cappello, stuoia, bino-colo, macchina fotografica, scorta d’acqua, panini. Inoltre è necessario munirsi di scarponcini comodi e idonei (da trekking).

Comunicare al più presto l’ adesione telefonando al numero 328.1999783.

Il Gargano, sin dalla fine del V secolo, è stato percorso incessantemente da numerosi pellegrini diretti alla grotta dell’ Arcangelo Michele. Il Gargano mistico si caratterizzava con aspre tappe dense di altissima spiritualità Mariana e Francescana; i pellegrini vivevano un cammi-no penitenziale fatto di sofferenza, ma anche di intensa gioia. Oggi è utile ripercorrere questi “cammini” per riscoprire sia l’ aspetto misti-co che quello naturalistico.

La TABULA PEUTINGERIANA ci indica che la Via Litoranea lambiva la collina dove sorgeva SERRACAPRIOLA ed attraversava il Fortore per giungere a TEANUM APULUM, situata sulle colline che sovrastano la riva destra del fiume. Da questa città pro-seguiva poi per ERGITIUM ( generalmente identificata con la località BRANCIA, nei pressi dell’attuale fermata di San Marco in Lamis delle Ferrovie del Gargano ), e SIPONTUM; mentre altre strade si dirigevano da Teanum verso Lucera, Arpi e altri antichi abitati della Daunia. Da Ergitium si poteva raggiungere il Gargano attraverso due strade : – La prima seguiva un antico sentiero che tagliava trasversalmente i rilievi meridionali del promontorio sino a raggiungere Mattinata.

A partire dall’ alto medioevo questo sarà uno dei tragitti più battuti per giungere a Monte Sant’Angelo. – La seconda imboccava la valle di Stignano risalendo fino a San Marco in Lamis, cittadina sorta vicino l’ Abbazia Benedettina di San Gio-vanni de Lama ( oggi Convento di San Matteo ). Dopo aver valicato il Monte Celano si dirigeva a San Giovanni Rotondo e da qui, attra-verso il Casale di Sant’ Egidio, il Vallone della Fratta e la Valle Carbonara, raggiungeva una ripida mulattiera che si inerpicava verso il Santuario dell’ Arcangelo Michele.

A San Marco in Lamis è presente l’ importante Convento Francescano di San Matteo ( uno dei più antichi e rinomati santuari del Garga-no ) che fu fondato dai Benedettini col nome di San Giovanni de Lama. L’ edificazione sulle pendici del Monte Celano rispondeva all’ esigenza di accudire i pellegrini che dalla fine del sec. V incessantemente giungevano sul Gargano per dirigersi alla Grotta dell’Arcangelo Michele. Attraverso il Bosco della Difesa e dopo aver valicato il Monte Celano si giunge a San Giovanni Rotondo, cittadina resa famosa in tutto il mondo grazie alla figura di San Pio da Pietrelcina, il frate che con la sua fede ed il suo esempio ha costituito un punto fermo nella storia religiosa e civile del Gargano.

Nella foto: una veduta panoramica di Monte Calvo, San Giovanni Rotondo

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