Vendola al Bureau politico

“Il Mediterraneo sta tornando dal punto di vista economico e commerciale al centro della scena del mondo”

| Mercoledì, 9 marzo 2011 | ore: 14.40 | – “Siamo di fronte ad un cambio d’epoca. Il vecchio mappamondo non esiste più. Sono i ragazzi della generazione di internet che da Tunisi a Marrakesh, da Tripoli a Il Cairo stanno cambiando la storia del mondo. Noi dobbiamo camminare verso un nuovo continente Euromediterraneo”.

Lo ha detto il presidente della regione Puglia Nichi Vendola (nella foto)  intervenendo nei giorni scorsi al Bureau politico “Per una strategia mediterranea integrata” organizzato a Bari dalla commissione intermediterranea della CRPM alla presenza dei rappresentanti della commissione europea e del governo centrale.

“Penso che oggi vada rifondata l’idea di europeismo alla luce del dialogo delle civiltà e delle culture – ha aggiunto Vendola – il vecchio europeismo si è spento nella sua prosopopea monetaria. L’Europa dovrebbe ripensare se stessa, dovrebbe accelerare il processo di autoriforma. Forse la si dovrebbe immaginare come sistema di welfare unitario, come sistema fiscale unitario, come modello di difesa unitario, come un’Europa federalista così com’era nel manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli. L’Europa dovrebbe smettere di atteggiarsi con venalità nei confronti di quei popoli che legittimamente fanno parte integrante della nostra storia e della nostra cultura. I Balcani occidentali e la Turchia possono essere una chance per restituire vitalità e anima a un continente talvolta spento”.

Vendola immagina anche un’Europa più coraggiosa nei confronti di tutti i paesi del Mediterraneo. “Credo che associando all’Unione Europa per esempio Israele e la Palestina si possa dare un contributo alla ripresa del dialogo di pace”. E poi ancora “occorrerebbe essere più caldi nei confronti delle battaglie di libertà che oggi sono concentrate nella martoriata terra della Libia”. Una Europa così disegnata per il presidente Vendola “può tornare al centro della scena del mondo” “Il Mediterraneo – ha concluso il Presidente – sta tornando dal punto di vista economico e commerciale al centro della scena del mondo, così l’Europa può essere il luogo i cui i diritti individuali, i diritti sociali, i diritti umani si coniugano rendendo, per questo, bello e buono questo continente”.

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