Il futuro del Gargano

Molti i comuni che hanno già sottoscritto il protocollo d’intesa (Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo, Mattinata, Vieste, San Marco in Lamis, Apricena, Lesina, Carpino, Ischitella, Rignano Garganico, Cagnano Varano, Sannicandro Garganico) nella progettualità che vede l’Ente Parco Nazionale del Gargano capofila del progetto SAC (Sistemi Ambientali e Culturali) bandito della Regione Puglia e che mira a valorizzare i beni immateriali esistenti sul territorio.

Con un incontro tenutosi lo scorso 12 novembre, all’interno del quale è stato sottoscritto un primo atto di adesione dei soggetti interessati al progetto, sono state varate le linee d’indirizzo. Tutti d’accordo con la strategia messa in campo dal commissario Stefano Pecorella, che ha già riscontrato l’adesione anche di soggetti importanti quali ad esempio l’università degli studi di Foggia e i Gal Daunofantino e Gargano che andranno a rinforzare l’importante partenariato pronto a scendere in campo per aggiudicarsi gli importanti finanziamenti dei Sac, pilastri dello sviluppo prossimo.

“I SAC – ha dichiarato Davide Pio Fini, Assessore al Turismo del Comune di San Giovanni Rotondo- devono far valere l’importanza territoriale del Gargano e , in fatto di premialità, sarà sicuramente un vantaggio il fatto di poter contare su un Ente capofila di spessore qual è il Parco Nazionale, che fa da cappello a diverse decine di soggetti. Avere il Parco alla testa del gruppo significa avere anche un peso specifico superiore sul tavolo della concertazione politica. Diversamente, saremo sempre surclassati dal Salento”.

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